“E se fosse possibile alterare la realtà con il potere della nostra immaginazione?”, “KURIOS – Cabinet of Curiosities" del Cirque du Soleil conduce lo spettatore in un affascinante e misterioso regno, che disorienta i sensi e le percezioni a tal punto da chiedersi: “È tutto vero o è solo frutto della mia immaginazione?”.
Apriamo le porte dell’“armadietto” delle curiosità di un ambizioso inventore, che sfida le leggi del tempo e dello spazio per reinventare il mondo intorno a lui: personaggi unici e stravaganti lo guidano in un luogo meraviglioso, dove tutto accende l'immaginazione e le sue curiosità prendono vita, una ad una, davanti ai suoi occhi.
Un mondo capovolto di poesia e di umorismo dove il visibile diventa invisibile e le prospettive si trasformano. “KURIOS – Cabinet of Curiosities” è un mix geniale di curiosità insolite e di prodezze acrobatiche mozzafiato, un vero kolossal in puro stile Cirque du Soleil. “KURIOS” dimostrerà che tutto è possibile attraverso il potere dell'immaginazione.
Questa produzione, la 35ª del Cirque du Soleil dal 1984, vanta un cast di 49 artisti provenienti da 17 paesi diversi, alcuni dei quali sono in tournée con il Cirque du Soleil da oltre 15 anni. Per ulteriori informazioni, visita il sito web www.cirquedusoleil.com/kurios
Il Cirque du Soleil desidera ringraziare il suo partner ufficiale, Air Canada e RDS 100% Grandi Successi, Radio Partner del Tour.
Per questa produzione sono stati realizzati oltre 8000 costumi e 426 oggetti di scena.
Per realizzare l'abbigliamento dell'Uomo Fisarmonica, il costumista ha trascorso un'intera settimana cucendo all'interno del costume; la mano meccanica pesa 340 kg e misura in metri 4,5 x 2; 100 sono stati i costumi creati per vestire il cast; 426 sono gli oggetti di scena nello spettacolo, la più grande quantità rispetto a qualsiasi altra produzione nella storia del Cirque du Soleil; 86 camion trasportano quasi 2.000 tonnellate di attrezzature.
I 122 membri del tour provengono da 27 paesi diversi. Alcuni sono in tournée con il Cirque du Soleil da più di 15 anni; 3 artisti, quando il tempo lo permette, salgono sul tendone e salutano gli ospiti dall'alto suonando musica e recitando. Questa è la prima volta che il Cirque du Soleil presenta una performance di benvenuto in cima al tendone prima dell'inizio dello spettacolo. Gli ospiti hanno così un assaggio dell'esperienza KURIOS non appena entrano nello chapiteau.
250 ore circa ha impiegato il team di produttori di oggetti di scena per costruire la pancia rotonda di sig. Microcosmos; Tutti gli artisti sono responsabili del proprio trucco ad ogni spettacolo, operazione che può richiedere da 40 minuti a 2 ore.
È composto da 17 persone guidate da Guy Laliberté e Jean-François Bouchard.
La scenografia di KURIOS - Cabinet of Curiosities colloca lo spettatore in un luogo ben definito: la camera delle meraviglie di un Cercatore, pieno di oggetti insoliti raccolti durante i suoi viaggi.
Ambientato in quello che si potrebbe definire un retro-futuro, l’impianto scenico fa numerosi riferimenti all'inizio della rivoluzione industriale avvenuta durante il XIX secolo, senza esserne vincolato però. "È come se Jules Verne incontrasse Thomas Edison in una realtà alternativa, fuori dal tempo", spiega lo scenografo Stéphane Roy.
In questo universo parallelo, è il motore a vapore e non il motore a combustione interna a regnare sovrano. Il set evoca l'inizio dell'era dell'industrializzazione, ma è come se la scienza e la tecnologia si fossero evolute diversamente e il progresso avesse assunto una dimensione più umana.
UNA REALTÀ POETICA ALTERNATIVA
Lo spazio della performance è dominato da due strutture chiamate "camere"; una esplora il tema del suono e l'altra il tema dell'elettricità. Costruite dal Cercatore, utilizzando scarti e pezzi raccolti nel tempo, le due grandi torri servono anche come “sensori d'onda” realizzati con componenti vari come grammofoni, vecchie macchine da scrivere, lampadine elettriche e turbine.
In realtà questi oggetti sono stati recuperati dalle discariche ed in seguito smontati, amalgamati e uniti tra loro attraverso tubi e condotti. Le due camere delle meraviglie sono collegate tra loro attraverso l'arco principale – un altro sensore di onde – che domina il palco.
L'apertura al centro, in fondo alla scena, ricorda l'imboccatura di un tunnel ferroviario che attraversa una montagna; è principalmente da qui che gli artisti entrano ed escono dalla scena e che le attrezzature e gli oggetti vengono portati dentro e fuori dal palco.
Lo spettacolo è un omaggio alla fantasia e alla curiosità. Questo mondo meccanico alternativo celebra l'unione di oggetti preesistenti. “Tutti questi oggetti – la tromba, la macchina da scrivere – hanno una loro storia ed è dalla loro associazione che emerge un nuovo significato”, dice Roy. "Un'ulteriore prova che il tutto è maggiore della somma delle sue parti".
Un'enorme mano meccanica ispirata allo steampunk appare durante lo spettacolo sia come personaggio che come struttura performativa. Azionata da due artisti tramite un pedale e a un meccanismo ad ingranaggi, la mano interamente in fibra di vetro è un automa composto da varie parti che sembrano legno, metallo, marmo e ferro.
Nella mente dello scenografo, il Cercatore ha costruito la mano con oggetti rari raccolti durante i suoi viaggi: un dito di legno trovato a Siena durante il Rinascimento, un’unghia raccolta in un tempio greco, e così via. La mano meccanica è un esempio dell'etica DIY (“do it yourself” - fai da te) ed evoca la ricchezza e i materiali dell'era delle più grandi scoperte scientifiche. È su questa mano che si svolge l’atto “Contorsionismo” e la scena “Hands Continent”.
STRUTTURE AUTONOME Per dare maggiore enfasi alle performance, ogni atto dello spettacolo è presentato su una struttura indipendente – un modulo o una costruzione – integrati nella scenografia. Il palco è stato abbassato di 35 cm circa ed è stata installata una sponda tutt'intorno (la sponda è una passerella rialzata larga circa 60 cm su cui sono installate due rotaie per il trasporto di vari oggetti di scena).
Presentati nelle loro strutture separate e distinte, gli atti dello spettacolo rappresentano le curiosità che prendono vita all'interno del laboratorio del Cercatore. Durante l'atto del “Carillon Duo”, ad esempio, un gigantesco scrigno di pelle si apre per rivelare, ricoperti di sontuosi cuscini marocchini, due personaggi che sembrano bambole meccaniche.
Altro esempio: gli artisti delle cinghie aeree si esibiscono su una gigantesca “goccia di mercurio” realizzata interamente in fibra di vetro e ricoperta di foglie d'argento.
UN “VERO” PAVIMENTO IN LEGNO
Costruire il pavimento del palco ha rappresentato una vera sfida tecnica. Per creare l'impressione di un vero pavimento in legno, è stata prodotta una finitura in 3D. Il silicone è stato versato su assi di legno secolari per produrre uno stampo in cui è stata versata la vernice. Un totale di 26 strati di colore e vernice trasparente sono stati applicati alternativamente per conferire al legno la sua ricca finitura.
Il treno nell'atto "Chaos Synchro" si estende dal costume di sig. Microcosmos per una distanza di circa 19 metri. La struttura del treno è tutta in alluminio e l'involucro esterno è realizzato prevalentemente da un tessuto in vinile. Per le finestre è stata utilizzata una zanzariera in vetroresina.
Alta 3,5 metri la sedia del Cercatore è decorata con pezzi di metallo riciclato. La mongolfiera usata nella scena “Hands Continent” è realizzata in tessuto e ha un sistema di gonfiamento incorporato. Serve come schermo di proiezione di circa 4,5 metri di diametro. La gondola è realizzata in metallo e tulle.
La turbina in fondo al palco dietro la quale sono posizionati i musicisti è realizzata in plastica stampata termicamente su una struttura metallica. Il telone sul retro del palco è composto da circa 57 metri quadrati di tessuto a cui è stata applicato un rivestimento. Il piano scenico è composto da 160 pannelli indipendenti.
IL CURIOSO ABBIGLIAMENTO DI UN MONDO IBRIDO
Un giusto tributo al potere dell'immaginazione umana, i costumi di KURIOS - Cabinet of Curiosities sono il risultato di un'esplorazione visiva degli inizi della scienza, delle scoperte e delle invenzioni che portarono alla rivoluzione industriale del XIX secolo – dalla locomotiva a vapore, all'energia elettrica per arrivare alle onde elettromagnetiche.
Incarnano e celebrano i progressi ma in un mondo immaginario e parallelo. Mentre i riferimenti visivi possono sembrare evidenti, i personaggi e i costumi dello spettacolo, curiosi ma familiari, trasportano il pubblico in un tempo sospeso tra passato e futuro, in una realtà alternativa, come se la scienza si fosse evoluta senza giungere al motore a combustione interna ma come se l'età d'oro del motore a vapore fosse continuata, ininterrotta.
FORME IBRIDE E FIGURE OVERSIZE
I costumi dei Visitatori di un altro mondo (sig. Microcosmos, Klara e Nico) sono il risultato di insolite mescolanze e bizzarre associazioni come, ad esempio, l'abbigliamento degli Assistenti del Cercatore (i Kurios) - strani personaggi metà umani e metà meccanici, costruiti con scarti e parti riciclate dal loro ingenuo e ingegnoso creatore. Il costumista Philippe Guillotel ha esplorato forme insolite che hanno affinità con i costumi Bauhaus o con “Ubu re” di Alfred Jarry, per creare personaggi sorprendenti e spesso divertenti.
Sig. Microcosmos - L'etica del "più grande è meglio è" che guida l'estetica retro-futurista dello spettacolo è l’opposto dello spettro della miniaturizzazione che caratterizza l'era elettronica. Un esempio calzante è il costume del panciuto sig. Microcosmos. “È come un Obelix meccanico [dai personaggi dei cartoni animati franco-belgi Asterix & Obelix]”, dice Guillotel.
Nico l’Uomo Fisarmonica - Il costume a forma di fisarmonica gli permette grande flessibilità nei movimenti, può diventare molto piccolo oppure altissimo, arrivando a guardare negli occhi tutti quanti. I suoi pantaloni, piegati come un origami, sono fatti da un tessuto non tessuto (come il materiale normalmente utilizzato nella fodera delle scarpe) e sono ispirati alle prime camere oscure usate in fotografia.
Klara il telegrafo dell'invisibile - Klara indossa una gonna - antenna fatta di anelli, tipo hula-hoop. Ruotando e puntando il suo corpo in varie direzioni, può ricevere onde elettromagnetiche invisibili. La sua gonna a cerchio è ispirata a “Metropolis” di Fritz Lang e ha la forma delle prime antenne paraboliche. Il disegno stampato sul suo body evoca circuiti elettrici e connessioni.
Philippe Guillotel ha scelto cinque o sei materiali principali che ha ampiamente utilizzato in tutte le forme possibili. Ad esempio, alcune parti dei costumi dei Viaggiatori e la parte superiore del costume dell'Uomo Fisarmonica sono realizzate con un materiale elasticizzato a cui è stata aggiunta una lamina di metallo.
Questo materiale comodo e lavabile rende facile creare ecopelle molto realistica. Le immagini sul tessuto jersey di poliestere metallizzato sono in realtà foto stampate utilizzando una tecnica chiamata sublimazione, che fissa le immagini nelle fibre del materiale.
La stampa 3D è stata sfruttata anche per creare volumi che sembrano pesanti ma in realtà sono tanto leggeri quanto resistenti e durevoli. Questa tecnica è stata usata, ad esempio, per costruire il giogo tenuto dagli artisti che spostano le nuvole. Le nuvole di per sé sono fatte di pezzi modellati termicamente di Plastazote (schiuma di polietilene).
Durante l'atto del “Carillon Duo”, i costumi indossati dai due “ballerini meccanici” che emergono dalla scatola come gioielli Fabergé ricordano una coppia di bambole di cera. Il taglio si ispira ai primi abiti sportivi e ai costumi da circo vintage. I materiali, invece, sono piuttosto moderni e molto sofisticati (un effetto simile al velluto con applicazioni in ecopelle color oro).
I costumi dell'atto “Acro Rete” sono un'allusione al modo in cui il regista Georges Méliès immaginava i marziani; da qui le squame così come la pinna e la coda di pesce; lo specialista di rola bola indossa un soprabito traslucido color acqua. Il tessuto ricorda le prime plastiche come la bachelite e il rhodoid (rodovetro).
La sola pancia di sig. Microcosmos pesa poco più di 20 chili e ha i suoi sistemi indipendenti per l'illuminazione e la ventilazione; sono stati creati più di 100 costumi per vestire il cast.
Tutti gli elementi dei costumi che entrano in contatto con la pelle degli artisti vengono lavati ogni notte. Due persone passano 2 ore al giorno, 6 giorni alla settimana, per un totale di 24 ore settimanali, a fare il bucato.
Il villaggio mobile del Cirque du Soleil comprende il Big Top, una grande tenda d'ingresso, la tenda artistica, la cucina, gli uffici, i magazzini e altro ancora. Completamente autosufficiente per l'energia elettrica, il sito fa affidamento solo su un approvvigionamento idrico locale e strutture di telecomunicazione per supportare la sua infrastruttura.
Il sito • Richiede 6 giorni per l'installazione completa e 2 giorni per lo smantellamento. Ciò include l'installazione del tendone principale, l'ingresso e le tende artistiche, il botteghino, gli uffici amministrativi, una cucina e una sala da pranzo per il cast e la troupe.
• 86 camion trasportano quasi 2.000 tonnellate di attrezzature per Kurios.
• 150 circa sono i dipendenti locali necessari, in ogni città, per portare a termine il lavoro.
Comprende oltre 8000 costumi e vari componenti (compresi accessori, scarpe e parrucche) ed è utilizzata come zona guardaroba, camerini, area di allenamento completamente attrezzata e sala di fisioterapia.
È il cuore del villaggio. Non solo serve tra i 300 ei 400 pasti al giorno (compresi quelli degli artisti), ma è anche il luogo d'incontro dove il cast e la troupe chiacchierano e seguono gli eventi sportivi in TV.
• È alto circa 20 metri, ha un diametro di circa 52 metri ed è sostenuto da 4 alberi, ciascuno alto 26 metri.
• Ha una capienza di circa 2.600 posti e per alzare la struttura è necessaria una squadra di circa 50 persone.
• Più di 1.200 pali vengono piantati nel terreno per 1,2 m per tenere le tende in posizione.
• Le bandiere che sventolano all'ingresso del tendone principale rappresentano le 27 nazionalità del cast e della troupe.