Marco Zanuso è stato uno dei più importanti designer italiani del XX secolo, noto per la sua capacità di unire l’estetica e la funzionalità in oggetti di design innovativi e iconici. La sua carriera è stata caratterizzata da una costante ricerca tecnologica e materica, spesso accompagnata dalla collaborazione con altri designer come Richard Sapper. Molti dei suoi oggetti sono tutt’ora prodotti diventando nel corso del tempo delle vere icone del design italiano.
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Marco Zanuso è nato a Milano il 14 maggio 1916 ed ha studiato architettura al Politecnico laureandosi nel 1939. L’anno prima di laurearsi partecipa insieme a Gianni Albricci, Augusto Magnaghi, Mario Terzaghi e Pier Italo Trolli al concorso per la sistemazione di piazza del Duomo a Milano. Lo stesso anno partecipa insieme a Gianni Albricci, ad una altro concorso per il progetto del rifugio alpino in Val Malenco aggiudicandosi il primo premio.
Sarà soltanto con la fine della seconda guerra mondiale che Marco Zanuso inizierà a lavorare. Ha lavorato in molti settori, dalla progettazione di prodotti industriali all’architettura e alla pianificazione territoriale, senza limiti di scala. È stato considerato uno dei personaggi più importanti del dibattito architettonico e della ricostruzione di Milano nel dopoguerra.
Marco Zanuso è stato un pioniere nel design di mobili in materiali plastici ed è stato molto attivo nella progettazione di prodotti industriali per molte aziende italiane, tra cui Olivetti, Borletti e Brionvega. Ha lavorato anche su progetti architettonici per edifici pubblici e residenziali in Italia e all’estero.
Marco Zanuso è stato il curatore della prima mostra sul design italiano a Londra nel 1955, presso l’Istituto italiano di cultura. Inoltre, è stato uno degli organizzatori della Mostra internazionale dell’industrial design alla IX Triennale di Milano nel 1957. A partire dai primi anni ’60, ha iniziato la sua carriera universitaria presso il Politecnico di Milano, dove ha insegnato progettazione artistica per l’industria, scenografia, tecnologia dell’architettura e disegno industriale.
La collaborazione con Richard Sapper, iniziata nel 1957, fu molto proficua. Insieme hanno realizzato diversi prodotti tra il 1962 e il 1969 tra cui il televisore Doney, le seggioline K 1340, il telefono Grillo, il televisore Sirius, il televisore Black e la radio cubo queste ultime tre progettate per Brionvega.
Uno dei primi progetti frutto della collaborazione tra Marco Zanuso e Richard Sapper è la sedia impilabile ideata nel 1957 e successivamente prodotta dalla Kartell nel 1964.
Dopo aver scartato diverse idee optarono per una seduta scanalata in polietilene evitando così di usare il laminato che poteva essere pericoloso e gambe sempre in polietilene ma su piedini di gomma. Resero la sedia simile ad un giocattolo con la possibilità non solo di impilarla ma anche di unirla per creare anche una struttura rendendola perfetta nella stanzetta di un bambino.
Marco Zanuso e Richard Sapper hanno sviluppato il modello Radio Cubo ts522 nel 1962 con l’intento di integrarlo nell’ambiente domestico in modo estetico e funzionale. Questo oggetto, caratterizzato da un design colorato e unico, è stato concepito come una sintesi di tecnologia racchiusa in due gusci, il cui aspetto accattivante e giocoso non lo rende solo un semplice oggetto tecnologico, ma un elemento che si integra perfettamente nell’ambiente circostante. La Brionvega, che ha commercializzato il prodotto dal 1964, ha dedicato una continua ricerca alla sperimentazione di nuove forme ispirate ai moderni contesti d’uso, permettendo alla Radio Cubo ts522 di diventare presto in tutto il mondo sinonimo di radio portatile.
Il Telefono Grillo è stato ideato da Marco Zanuso e Richard Sapper nel 1965 per la Siemens che l’ha commercializzato dal 1967. Questo telefono presenta diverse caratteristiche peculiari, tra cui l’utilizzo di nuovi materiali, un’evoluzione tecnologica, dimensioni più compatte e una ricerca di nuove forme e colori. Il telefono Grillo era trasportabile per la casa e superava di fatto la tradizionale distinzione tra base e cornetta dei telefoni fissi permettendo di chiudere la telefonata ripiegando una delle due parti. Questo oggetto ultracompatto, leggero ed essenziale nasconde la sua funzione fino a quando non viene aperto diventando così una piccola scultura di plastica colorata.
La poltrona Woodline, ideata da Marco Zanuso nel 1964, si caratterizza per un design deciso e rigoroso accompagnato anche da una morbidezza delle forme.
È caratterizzata da una struttura composta da tre elementi distinti quali la struttura in legno curvato, il pannello portante e i cuscini. La struttura è progettata a partire dalla geometria del cerchio conferendo così alla poltrona un rigore formale che la rende un’icona senza tempo.
Negli anni ’60, Marco Zanuso ha avuto uno dei periodi più prolifici della sua carriera non solo per quanto riguarda il design ma anche per i progetti architettonici. In quel periodo ha progettato uffici, fabbriche, residenze, edifici scolastici, teatri e architetture funerarie.
Alcuni dei suoi complessi come quello Brionvega a Casella d’Asolo del 1967, le fabbriche Olivetti di Scarmagno, Crema e Marcianise del 1972 progettate con Eduardo Vittoria e il complesso IBM a Santa Palomba del 1984 sono frutto di diversi studi. Ha avviato infatti attente ricerche sui temi delle fabbriche, in particolare riguardo la struttura, la modularità e la prefabbricazione
Le creazioni di Zanuso ricevettero numerosi premi e riconoscimenti, tra cui sette Compassi d’oro e sei premi della Triennale di Milano nonché il Premio per l’Architettura del Presidente della Repubblica nel 1984. Molte delle sue opere sono esposte presso importanti musei e collezioni di design, come il Museum of Modern Art di New York e la collezione permanente della Triennale, dove sono presenti anche la poltrona Antropus e Lady. Nel 2000 le Poste Italiane dedicarono al design italiano un francobollo su cui era raffigurata anche la sua famosa poltrona Fourline. Marco Zanuso è morto all’età di 85 anni l’11 luglio 2001 nella propria Milano.
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